Ninfee e fiori di Loto: le piante acquatiche più affascinanti

Tra le piante acquatiche che prosperano ai margini o sulla superficie di laghetti e vasche, le ninfee e i fiori di loto sono senza dubbio le preferite. La loro presenza evoca immagini esotiche di paesi lontani e viaggi avventurosi.

Tuttavia, non è necessario spendere una fortuna per goderne: è possibile acquistarne qualche esemplare e vederli fiorire nel mese di agosto anche in un modesto mastello sul balcone.

Ninfee rosa
Alba var. Rubra Waterlily (credits: plantsforponds.co.uk)

Queste piante acquatiche portano con sé una sensazione di serenità e bellezza, con i loro petali delicati e i colori vibranti che si stagliano contro il verde delle foglie galleggianti. Osservare i fiori di loto aprirsi al sole, mostrando la loro grazia e maestosità, è un’esperienza che riporta alla mente i paesaggi incantevoli di terre lontane.

Anche se non possiamo viaggiare in quei luoghi esotici, possiamo portare un pezzetto di quel fascino nella nostra vita quotidiana, coltivando ninfee e fiori di loto nelle nostre vasche o addirittura sul nostro balcone. Basta poco per creare un angolo di tranquillità e bellezza, dove la magia di queste piante acquatiche può sbocciare e offrirci un’esperienza di contemplazione e meraviglia.

Il loto

Il Nelumbo nucifera, una pianta erbacea perenne, è una pianta millenaria, radicata nel tessuto della storia. Il suo nome scientifico, Nelumbo, risuona come un’eco melodiosa dalle lontane terre di Sri, dove nella lingua cingalese, è chiamato “loto sacro”, un omaggio tangibile al suo intimo legame con il grande Buddha.

Fringed Water Lily
Fringed Water Lily-(Nymphoides peltata) (credits: plantsforponds.co.uk)

Da un rizoma bruno, oscuro come i segreti sepolti, si manifesta Nelumbo, emergendo con grazia sulla superficie dell’acqua. Le sue foglie, di un’amplitude strabiliante (raggiungono un diametro di ben 80 centimetri), si ergono con orgoglio, rotondeggianti e vellutate. La loro lamina si ondula delicatamente, avvolta in una cuticola cerosa che respinge l’umido abbraccio dell’elemento liquido. Il loro verde-glauco, eternamente vibrante, cattura lo sguardo e lo rapisce in un’armonia senza tempo. Inizialmente galleggianti, le foglie si ergono audacemente oltre i cinquanta centimetri dalla superficie dell’acqua, come una dichiarazione di presenza e vitalità.

Ma è nei fiori che il loto rivela il suo incanto più intimo: solitari e portati da peduncoli slanciati, si ergono con fierezza, un tripudio visivo e olfattivo. Il loro manto si tinge di bianco, rosa e rosso, accarezzato da sfumature che si perdono nell’abito giallo del sole. Talvolta, i petali danzano con sfumature eccessive, svelando una bellezza unica. La fioritura, una danza estiva, segue la formazione di boccioli ovali, generosi nella loro promessa. Quando finalmente si schiudono, i fiori, inizialmente sferici, si aprono come una poesia completa, svelando i numerosi stami al loro centro, testimoni di una sacra perfezione.

Portati da possenti steli, i fiori aperti raggiungono i trenta centimetri di diametro, mentre le loro controparti nane, più umili nella loro statura, si accontentano di dieci centimetri. Ma i frutti del Nelumbo nucifera, un tesoro di conoscenza condiviso da tutti, si distinguono per la loro forma a disco, forato da cerchi concentrici. In Oriente, questi frutti trovano un ruolo doppio, non solo come emblema di splendore, ma anche come nutrimento per gli animi affamati.

Per coloro che scelgono di coltivarlo, in una vasca dallo spazio controllato, il consiglio saggio è di dedicargli un regno tutto suo. Le foglie, giganti che sfiorano l’infinito, hanno il potere di soffocare la crescita delle altre specie, esigendo un’attenzione esclusiva. Ma in cambio, offriranno uno spettacolo senza pari, un dono inestimabile di bellezza e grandezza.

Come si coltiva il loto

I lussuosi loti, come preziosi tesori, possono essere acquisiti in vasetti trasparenti, pronti per essere adagiati con cautela nelle acque tranquille. Oppure, per coloro che preferiscono un tocco di tradizione, possono essere sistemati con cura in classici vasi di coccio, che, prima di essere immersi, richiedono un’armatura di ghiaia dalla grana non eccessivamente fine, affinché il terreno non si disperda nell’elemento liquido.

Loto Mayla Waterlily
Mayla Waterlily (credits: plantsforponds.co.uk)

Mantenersi fedeli all’equilibrio è essenziale: il livello dell’acqua deve restare costante, un monito inciso nel cuore dell’estate. Aggiungere acqua fresca e limpida quotidianamente è un gesto sagace per compensare l’evapotraspirazione causata dal caldo e per rinfrescare la temperatura della vasca. L’uso di acqua piovana, o meglio ancora, dell’acqua del rubinetto lasciata riposare per sottrarre una sottile vela di cloro, è consigliato. In questo modo, si dona al loto un nastro argentato di purezza.

La profondità in cui immergere il vaso con il rizoma dipende dalla varietà che si desidera coltivare: le maestose creature dei giardini richiedono un habitat sott’acqua che varia da 20 a 60 centimetri. Tuttavia, per coloro che coltivano i loro tesori in contenitori più modesti come i mastelli, si può gioire della presenza di varietà nane, affascinanti in dimensioni ridotte, ma capaci di generare fiori di pari grandezza e sfarzo cromatico.

Come scegliere lo specchio d’acqua per il loto

I fiori di loto, come ambasciatori della natura, riescono ad adattarsi con grazia anche alle terre nostrane, purché siano accarezzati da un’abbondanza di sole e avvolti da un tepore accogliente. Trovano la loro dimora prediletta in spazi all’aperto, dove il sole regna sovrano e ogni raggio si fa complice di un’affascinante sinfonia floreale. Ma sono nei laghetti, quei rifugi tranquilli, dove il flusso dell’acqua è contenuto o addirittura assente, che questi splendidi fiori trovano ancor più sollievo. Bacili e fontane a ricircolo, donando un ambiente sereno e privo di turbolenze, diventano il palcoscenico perfetto per la danza dei lotti. L’abbraccio del sole, complice, alza la temperatura dell’acqua, creando un ambiente ideale per la loro fioritura. Quando l’ardente calore dell’estate avvolge ogni cosa, una temperatura di circa 25°C diventa l’assicurazione di una fioritura abbondante, una promessa di splendore senza limiti.

Loto principessa di neve
Snow Princess Waterlily (credits plantsforponds.co.uk)

Ma ricordate, anche i fiori di loto apprezzano la protezione, un riparo dalle correnti d’aria indiscrete. Un abbraccio gentile, un vento che si fa carezza, può diventare un prezioso alleato per questi delicati petali, offrendo loro un ambiente di tranquillità. La natura stessa ci insegna che la fragilità può essere preservata, se solo accogliamo l’impulso di proteggere ciò che è prezioso.

Come curare il loto d’inverno?

I fiori di loto, creature sensibili e al tempo stesso avventurose, non possono affrontare i rigori di climi gelidi, dove l’acqua stessa cede al freddo e si trasforma in un abbraccio di ghiaccio. Mentre l’estate si avvia al suo epilogo, un consiglio amorevole viene donato: è il momento di preparare i vasi che custodiscono i rizomi, di accoglierli nelle braccia di bacili colmi di acqua fresca, come una carezza di benvenuto. Ma l’acqua non dovrebbe mai raggiungere temperature gelide, poiché potrebbe scuotere la delicatezza di queste meraviglie. Invece, un ambiente luminoso, dove la luce danza con grazia, e un’atmosfera priva di bruschi scossoni termici, con una temperatura di circa 10°C, diventano il rifugio ideale per conservare i tesori dell’estate.

La ninfea

Le ninfee, come fiamme di bellezza intramontabile, possono all’apparenza sembrare più pretenziose in termini di costo d’acquisto, ma in realtà sono piante perenni che richiedono poco affetto. Il vasto genere Nymphaea abbraccia oltre 50 specie e migliaia di varietà e cultivar, frutto di incroci genetici e miglioramenti selezionati, che oggi si trovano disponibili per essere coltivate con premura in vasche e laghetti. Le ninfee si dividono in due distinti gruppi: le ninfee rustiche, che possono resistere senza sforzo ai capricci del clima italiano per tutto l’anno, a patto che il termometro non cada sotto lo zero, e quelle tropicali, che richiedono protezione durante i rigori invernali, poiché la temperatura dell’acqua potrebbe scendere al di sotto dei 10°C, soglia minima per la loro sopravvivenza.

Foglia di loto principessa di neve
foglia di Snow Princess Waterlily (credits plantsforponds.co.uk)

Tra le ninfee rustiche, le regine della tenacia, spiccano Nymphaea alba, N. odorata e N. tuberosa, destinate a sfidare il freddo con fierezza. A loro si uniscono gli ibridi N. x laydekeri e N. x marliacea, divenuti campioni di resilienza. Nel vasto mercato si possono trovare anche ibridi che racchiudono in sé caratteristiche intermedie, un connubio di bellezze incrociate che donano ulteriori opzioni di scelta per gli appassionati del regno acquatico.

Le dimensioni delle piante sono importanti

Al momento dell’acquisto, è saggio intraprendere una conoscenza approfondita di almeno due caratteristiche della specie o della varietà scelta: la resistenza al freddo e la profondità massima in cui immergere il vaso. È presso i rinomati giardini e vivai specializzati che risiederanno i saggi consigli necessari per un cammino di successo.

Loto wanvisa
Wanvisa Waterlily (credits plantsforponds.co.uk)

Nella sua giovinezza, la ninfea si presenta con 3-4 foglie e uno stelo fiorale, che sostiene con orgoglio un possente rizoma, lungo e robusto. In base alle dimensioni delle sue foglie, le ninfee si schierano in varie categorie:

  • Ninfee mini: con un diametro fogliare inferiore ai 10 cm. Con il passare del tempo, queste delicate creature occuperanno uno spazio di mezzo metro quadrato.
  • Ninfee piccole, con un diametro fino a 20 cm: una volta mature, si espanderanno fino a coprire una superficie di 75 cm quadrati.
  • Ninfee medie, con un diametro fogliare che può raggiungere i 25 cm, popoleranno un metro quadrato di spazio.
  • Ninfee grandi, con un diametro fogliare che si estende fino a 45 cm, abbracceranno una superficie imponente, fino a 150 cm quadrati.

I fiori delle ninfee, danzatori fragranti, galleggiano con grazia sulla superficie delle acque. Nelle ninfee rustiche, essi sono creature diurne, sospesi appena sopra il respiro delle onde. Nelle specie tropicali, invece, si concedono al mistero della notte. I petali, numerosi e di forma ovale o appuntita, si dischiudono con eleganza orizzontale quando raggiungono la pienezza. Al centro del fiore, gli stami si ergono, evidenti e fieri, vestiti di un colore giallo o aranciato. La fioritura, un’epopea di splendore, può prolungarsi fino a sette giorni, ma con il passare del tempo, il fiore si affretta nel suo breve ballo di apertura.

La profondità d’impianto

Un aspetto di cruciale importanza è comprendere appieno la profondità massima in cui collocare il rizoma della varietà selezionata. Le ninfee, creatrici di radici profonde, richiedono un ancoraggio al fondo anziché un galleggiamento sulla superficie. Se l’acqua supera l’altezza dello stelo, queste maestose creature rimarranno immerse, negate dalla possibilità di sbocciare in un’esplosione di fiori. Tuttavia, vale la pena sottolineare che le ninfee hanno una flessibilità sorprendente, in grado di adattarsi anche ad acque meno profonde di quelle indicate, poiché i loro fiori danzanti hanno la capacità di galleggiare con grazia, sfidando le convenzioni e invitando alla meraviglia.

Smooth Frogbit-(Limnobium laevigatum)
Smooth Frogbit-(Limnobium laevigatum) (credits: plantsforponds.co.uk)

Dove acquistare loti e ninfee (da questi siti prendere le foto e mettere credits)

etabeta-ninfee.it

www.ninfeebarbagli.com

www.waterplantsitaly.com

www.vanettipietro.com 

Fonti:

www.ninfeebarbagli.com

www.waterplantsitaly.com

www.vanettipietro.com 

plantsforponds.co.uk

Ti è piaciuto? Leggi anche…

Articolo creato 21

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto