Parco Nazionale del Pollino, la natura incontaminata della Calabria

Il maestoso parco nazionale del Pollino, conosciuto a livello internazionale come Pollino Global Geopark, si estende tra le regioni della Basilicata e della Calabria, abbracciando le province di Cosenza, Potenza e Matera.

Con una superficie complessiva di 192.565 ettari, di cui 88.650 nel versante lucano e 103.915 in quello calabro, questo è il parco nazionale più esteso d’Italia, tratto il suo nome dal suggestivo massiccio montuoso che lo caratterizza.

Nel novembre del 2015, un riconoscimento di importanza mondiale ha coronato l’eccezionale valore del parco del Pollino: l’UNESCO ha inserito ufficialmente questa meraviglia naturale nella sua prestigiosa lista globale dei geoparchi. Questa prestigiosa designazione conferma l’unicità geologica e paesaggistica di questa straordinaria area protetta, che rappresenta un autentico patrimonio mondiale.

credits: basilicataturistica.it

Il parco nazionale del Pollino è un tesoro di inestimabile valore, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile nel cuore della natura incontaminata. Le sue vaste aree, caratterizzate da una straordinaria biodiversità, sono un rifugio per numerose specie animali e vegetali, molte delle quali sono rare e protette. Dai possenti monti alle profonde gole, dai fitti boschi alle splendide cascate, questo luogo incantevole incanta con la sua bellezza selvaggia.

Esplorando il parco del Pollino, gli avventurosi viaggiatori possono immergersi in paesaggi mozzafiato, attraversare sentieri panoramici e scoprire antichi borghi che custodiscono secoli di storia e tradizioni. Ogni passo nel parco rivela una sorpresa, una meraviglia da ammirare e una connessione profonda con la natura. È un luogo di scoperta, di avventura e di riflessione, dove l’anima si riconnette con l’essenza primordiale della terra.

Il parco nazionale del Pollino è un autentico gioiello italiano, un tesoro naturalistico da preservare e da apprezzare. È un invito a immergersi nella bellezza selvaggia e a lasciarsi affascinare dalla maestosità di una natura che regala emozioni indimenticabili.

credits: freedome.it

La storia del parco

l Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1988, rappresenta un prezioso tesoro di biodiversità e paesaggi mozzafiato. La sua delimitazione definitiva è avvenuta nel 1990, insieme all’adozione di misure di salvaguardia per preservarne l’ecosistema.

Il Parco regionale del Pollino viene istituito nel 1986 con la Legge Regionale n. 3. Tuttavia, l’iter per l’istituzione del Parco nazionale è stato altalenante, e solo nel 1988, con l’articolo 18 della Legge finanziaria n. 67, viene finalmente approvata l’istituzione del Parco nazionale. Nel 1990, grazie a un decreto ministeriale, viene stabilita la perimetrazione provvisoria e vengono definite le misure di salvaguardia. È una storia incredibile, quasi come quella del brutto anatroccolo che si trasforma in un magnifico cigno. Solo nel 1993 viene istituito l’Ente di gestione del Parco, seguito nel 1994 dalla formazione degli organi di gestione.

credits: viaggivacanze.com

Nel corso degli anni 1993 e 1994, sono stati istituiti gli organismi amministrativi e tecnici che si occupano della gestione del parco, tra cui la presidenza, il consiglio di amministrazione e la direzione. La sede dell’ente di gestione si trova a Rotonda, in provincia di Potenza.

Il territorio del parco si estende su 56 comuni, di cui 24 in Basilicata e 32 in Calabria, abbracciando nove comunità montane e quattro riserve orientate: Rubbio in Basilicata, Raganello, Lao e Argentino in Calabria.

Le vette del Pollino, tra le più alte del sud Italia, si vestono di bianco per gran parte dell’anno, offrendo uno spettacolo affascinante. Da queste altitudini, è possibile ammirare con il solo sguardo le coste tirreniche e il litorale ionico, regalando panorami indimenticabili.

Il simbolo distintivo del parco è il pino loricato, una specie arborea unica che rappresenta anche un elemento caratteristico delle montagne balcaniche e greche.

credits: giroauto.it

Il Parco Nazionale del Pollino è un autentico paradiso per gli amanti della natura, offrendo la possibilità di esplorare e scoprire una vasta gamma di ecosistemi, flora e fauna, incorniciati da scenari di straordinaria bellezza.

Un parco da record

Il meraviglioso Parco del Pollino, con la sua immensa ricchezza naturalistica e la bellezza che custodisce gelosamente, è considerato oggi la più vasta area protetta d’Italia. Questo luogo straordinario ha ricevuto molteplici definizioni nel corso degli anni: Parco di carta, parco-accademia, parco-fantasma, parco-telenovela, parco di Penelope, parco filosofale. Questi nomi riflettono i numerosi dibattiti, studi, progetti e piani che miravano a valorizzare il Parco, ma che purtroppo si sono dissolti nel tempo.

credits italia.it

Il 1958 è un anno cruciale nella storia del Parco del Pollino. È l’anno in cui viene pubblicato per la prima volta il volume intitolato “Precedenti storici per la valorizzazione scientifica e turistica del Pollino”, curato da A. Miglio, segnando l’inizio di un percorso per esaltare i valori naturalistici e culturali del Pollino. Nello stesso anno, nel mese di giugno, viene presentato alla Camera dei Deputati un “Progetto di Legge per la valorizzazione del Pollino”, mentre nel mese di agosto si tiene la VII Festa Nazionale della Montagna a Piano di Ruggio.

Il Parco del Pollino, ad oggi rappresenta un patrimonio inestimabile per la conservazione della natura e la promozione del turismo eco-sostenibile.

Non un semplice parco

All’interno del suggestivo Parco del Pollino, si possono ammirare numerosi e affascinanti fossili, testimonianze preziose del passato. Tra questi, particolarmente notevoli sono le Rudiste, molluschi marini che vissero circa 60 milioni di anni fa. La loro presenza nel Parco rappresenta un vero tesoro paleontologico, offrendo uno sguardo indimenticabile al mondo antico.

credits: il sentiero del pollino

Ma non è tutto. Nella valle del Mercure, un’area dal grande valore geologico, è stata rinvenuta anche una scoperta eccezionale: lo scheletro di un elefante appartenente alla specie elephas antiquus italicus. Questo ritrovamento fossilizzato ci riporta indietro nel tempo, rivelando la presenza di questi imponenti animali nell’area millenni fa.

Attraverso i fossili presenti nel Parco del Pollino, è possibile intraprendere un viaggio affascinante nella storia della Terra, esplorando le antiche creature che un tempo popolavano questa regione. È un’opportunità unica per gli appassionati di paleontologia e per tutti coloro che desiderano immergersi nella bellezza e nella meraviglia dei reperti fossili.

credits: noveplo.it

Il parco e le sue erbe officinali

All’interno del meraviglioso Parco del Pollino, la diversità degli ambienti favorisce lo sviluppo di una vasta gamma di specie vegetali, creando un quadro naturalistico ricco e affascinante. A seconda delle caratteristiche ambientali, si possono osservare differenti tipologie di vegetazione.

credits: i sentieri del pollino

Nelle aree più calde e caratterizzate da un clima mediterraneo, la macchia mediterranea domina il paesaggio. Qui troviamo piante come l’Alloro, il Cisto femmina, il Corbezzolo, l’Erica, la Fillirea, il Lentisco, il Mirto e il Rosmarino. Queste specie si adattano perfettamente alle condizioni climatiche e creano una vegetazione rigogliosa e profumata.

pianta di mirto (credits: viridea)

A quote più elevate, intorno ai 1.200 metri, prendono il sopravvento querceti, castagneti, aceri e carpini, che contribuiscono a creare un ambiente boscoso suggestivo e ricco di varietà. Ma è il faggio a dominare in queste zone, rappresentando la specie più diffusa all’interno del Parco del Pollino. A seconda dell’altitudine, è possibile trovare diverse varietà di faggi, ognuna con le sue caratteristiche distintive.

pianta di quercia ( credits: viridea.it)

In alcune pendici, è possibile ammirare una mescolanza affascinante di Faggio e Abete bianco, creando un paesaggio di grande suggestione. Tra i 900 e i 1.850 metri, o anche a quote inferiori, si possono osservare associazioni di faggi particolari, che offrono scenari unici e affascinanti.

Un esempio di straordinaria bellezza si può ammirare in una piccola radura ai margini del piano di Acquafredda, dove un gruppo di faggi ha assunto una forma contorta e sinuosa. Questi alberi sono conosciuti come “Alberi serpenti”, un nome che rende omaggio alla loro straordinaria conformazione. L’osservazione di questo spettacolo naturale lascia i turisti estasiati e affascinati di fronte alla maestosità della natura.

alberi serpente (credits: apertrek)

La pianta più nota del parco

All’interno del meraviglioso Parco del Pollino, il Pino Loricato rappresenta un elemento di grande valore e testimonia la storia geologica di questa magnifica area. Questa specie arborea, originaria dei Balcani, riveste un ruolo di particolare rilevanza all’interno del Parco del Pollino ed è considerata il suo simbolo distintivo. È possibile osservare la sua imponente presenza soprattutto sui monti dell’Orsomarso, del Monte Alpi e del Monte La Spina.

Il Pino Loricato è in grado di sopravvivere al di sopra della fascia vegetazionale, adattandosi a diverse condizioni climatiche. La sua crescita è estremamente lenta, ma ciò non impedisce a questa specie di affrontare con successo ogni sfida ambientale. La corteccia del Pino Loricato presenta grandi placche grigio-cenere di forma poligonale, che ricordano quasi l’aspetto di una corazza, da cui deriva il suo nome suggestivo.

Al di sotto dei mille metri di altitudine, possiamo osservare altre specie arboree significative come il Cerro, il Rovere, l’Ontano napoletano, l’Acero di Lobel, il Carpino bianco e il Carpino nero. Nel suggestivo Bosco Mascagnano, è possibile ammirare un’interessante associazione di Cerro, Faggio e Carpino nero, che contribuisce a creare un ambiente di grande fascino e bellezza.

Lungo le rive dei fiumi che attraversano il Parco del Pollino, si possono incontrare il Pioppo nero, l’Ontano nero e il Farfaraccio, che arricchiscono la varietà di specie presenti. Tra le essenze erbacee, troviamo il Capelvenere, che contribuisce ad arricchire il manto vegetale e ad aggiungere un tocco di eleganza e delicatezza all’ambiente circostante.

L’incredibile diversità delle specie vegetali all’interno del Parco del Pollino rende questa area un luogo di grande interesse naturalistico, dove la flora rivela la sua bellezza in tutte le sue forme e sfumature.

Fonti

pianetamontagna.it

basilicataturistica.it

viaggivacanze.com

freedome.it

italia.it

isentieridelpollino.it

noveplo.it

viridea.it

apuliatrek.it

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