Il giardino della Villa di San Michele a Capri

Anacapri, il comune “alto” dell’isola di Capri (NA), riserva una sorpresa straordinaria e inaspettata per i visitatori che lo esplorano per la prima volta: Villa San Michele e il suo spettacolare giardino, nascosti dalla vegetazione

Dietro la vivace stradina pedonale adornata dai negozi tipici, oltre l’ingresso di Villa San Michele, si cela un parco dalla vegetazione spettacolare. Il giardino di Villa San Michele è un “giardino segreto”, nascosto dietro le mura della villa e invisibile dalla strada, tranne che per i maestosi alberi che svettano nel cielo.

portico in ferro e colonne nel giardino di Villa San Michele
Veduta di Villa San Michele (credits: raffaelemastroianni@hotmail.it)

Voglio la mia casa aperta al sole, al vento e alla voce del mare come un tempio greco e luce, luce, luce ovunque”

Axel Munthe

Villa San Michele: alla scoperta del paesaggio circostante

Superando la soglia di Villa San Michele, ci si immerge in un’oasi verde di grande bellezza. La vegetazione del parco si sviluppa armoniosamente, offrendo un ambiente suggestivo. Gli alberi imponenti, le piante rigogliose e i sentieri curati conducono i visitatori in un viaggio affascinante tra forme e colori, regalando un’esperienza sensoriale unica.

Il giardino di Villa San Michele è un tesoro nascosto che affascina i visitatori. È un luogo in cui la natura si mescola all’arte, creando un’atmosfera magica. Esplorando i sentieri e gli angoli nascosti, si avverte una sensazione di pace e serenità, accompagnata dal profumo dei fiori e dal canto degli uccelli.

La visita a Villa San Michele e al suo giardino segreto è un’esperienza indimenticabile, in cui la bellezza della natura si unisce alla storia e all’arte, trasportando i visitatori in un mondo incantato. È una scoperta che rende ancora più affascinante l’isola di Capri e lascia un’impronta indelebile nella memoria di chi la visita.

Vialetto con portico della Villa San Michele
Giardini della Villa (credits: Luigi Cacace)


La posizione e le origini

Il giardino di Villa San Michele si estende dietro la casa, occupando l’altopiano ai piedi del Monte Barbarossa e del Monte Solaro. Con le sue terrazze che si susseguono a varie altezze, si erge a oltre 300 metri sopra il livello del mare. Dalle logge e dalle terrazze si può ammirare uno spettacolare panorama sul porto di Marina Grande e sul golfo di Napoli. Questa proprietà, comprensiva della casa e del parco, fu progettata e realizzata da Axel Munthe, che ne divenne proprietario nel 1895.

Come molti intellettuali, scrittori e artisti del Nord Europa, Munthe si innamorò del sole e della luce del Mediterraneo dopo un viaggio in Italia. In quei tempi, Anacapri era solo un piccolo villaggio di contadini, ma il medico svedese si sentì subito a suo agio qui, tanto da essere nominato cittadino onorario.

Nonostante la sua mancanza di conoscenze architettoniche, Munthe seguì personalmente il progetto e i lavori, affidandoli alle maestranze locali.

Il sito stesso era originariamente occupato da una villa romana, attribuita all’imperatore Tiberio o addirittura risalente all’epoca di Augusto. Durante la costruzione della villa di Munthe, emersero reperti archeologici come anfore, vasi, frammenti di statue, pavimenti e murature in opus reticulatum. Munthe stesso collezionò altri reperti di varie epoche durante i suoi viaggi in mare, che ora fanno parte integrante del giardino o sono esposti nelle stanze della casa-museo

Interni della Villa
Interni della villa di Axel Munthe (credits: isoladicapriportal.com)

Il giardino mediterraneo

La creazione del parco risale ai primi anni del ‘900 (1896-1907). Si estende su un’area di poco meno di un ettaro e presenta un’architettura del verde a più livelli terrazzati, collegati da brevi scalinate in pietra. Lungo i percorsi si trovano pergolati e vialetti circondati da imponenti alberi, principalmente pini e cipressi.

Il giardino, accessibile insieme alla casa, viene coltivato e mantenuto nel rispetto del progetto originale di Axel Munthe. Grazie alla sua posizione sul versante nord-orientale di Anacapri, è fresco, ombreggiato e rimane verde e rigoglioso durante tutto l’anno. Le fioriture si susseguono nelle diverse stagioni, offrendo uno spettacolo teatrale e scenografico. Nonostante ciò, il giardino conserva un’atmosfera discreta e nascosta, senza grandi distese di prati tipiche dei giardini inglesi e nordici. Al contrario, offre angoli appartati e ampie vedute sul mare. Pur essendo di dimensioni contenute come tutti i giardini di Capri, ha anche un tocco di selvaticità, con zone di macchia mediterranea a crescita spontanea.

Nel 2014, il giardino ha ricevuto il prestigioso riconoscimento come Parco più Bello d’Italia.

Giardino della villa di San Michele
Giardino della Villa di San Michele (credits· sorrentovibes.com)

Alberi maestosi

Mentre si passeggiava per i vialetti acciottolati del giardino, erano evidenti diversi cipressi che, con le loro chiome erette, spiccavano sulla terrazza più alta che sovrasta la casa e il giardino. La maggior parte dei cipressi piantati da Axel Munthe proveniva dalla serra di Villa D’Este a Tivoli. Attualmente, quando si rende necessario piantarne di nuovi nel parco, vengono solitamente acquistati dal Nord Europa.

Tra gli alberi originali del secolo scorso si trovano i pini di Aleppo (Pinus halepensis) e i Pinus pinea, noti come pino domestico, con la caratteristica chioma ad ombrello. Fino a qualche anno fa, a Villa San Michele erano presenti diverse palme che purtroppo sono state decimate dal punteruolo rosso (rhynchophorus ferrugineus). Sono sopravvissuti solo gli esemplari di palme nane e di cicas.

All’interno del parco si trova anche un antico esemplare di Melaleuca armillaris, un albero proveniente dall’Australia, caratterizzato da un fusto nodoso e una chioma simile a quella del mirto (dato che la melaleuca appartiene alla stessa famiglia). Questo albero produce fioriture in piccoli ciuffi bianchi durante i mesi di giugno e luglio.

Per omaggiare la terra d’origine di Munthe, la Svezia, è stata piantata anche una betulla bianca, Betula pendula, riconoscibile per la sua corteccia bianca che si sfoglia.


Fiori e foglie colorate

Nella fascia inferiore del giardino, si estendono bordure di fiori dai vivaci colori che creano un contrasto affascinante con il verde delle felci, dell’edera, dei bossi e dei muschi circostanti. Come in tutto l’isola, le tonalità predominanti dei fiori variano con il passare delle stagioni. In primavera il lilla dei glicini, il viola delle cinerarie, delle calendule e degli anemoni dominano la scena, insieme al rosa delle camelie. Poi arrivano i toni caldi delle azalee seguiti dalle petunie.

Man mano che ci avviciniamo all’estate le protagoniste diventano le ortensie, presenti in numerose varietà nel parco, insieme alle rose e alle dalie dai colori vivaci. A luglio, sbocciano i profumati gelsomini, gli agapanti, il plumbago bianco e azzurro (conosciuto sull’isola come “gelsomino azzurro”), e le balsamine in diverse specie: impatiens sultanii, impatiens hostii, impatiens della Nuova Guinea.

Inoltre nel parco si trovano anche piante tipiche della macchia mediterranea. Qui troviamo il mirto, il lentisco e le luminose ginestre gialle (chiamate “fiore di San Antonio” sull’isola perché fioriscono a giugno, durante la festa del patrono di Anacapri). Ci sono anche l’acanto, il cisto, il timo, la salvia, il fico selvatico insieme al corbezzolo e al melograno, che si distinguono per i colori dei loro fiori e frutti.

Gli arbusti di alaterno con le bacche rosse maturano in luglio e agosto. Il rosmarino, nelle zone più vicine alla casa, cresce rigoglioso in cespugli che fioriscono all’inizio della primavera, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Nel parco prosperano anche alcuni esemplari di granata rupicola, Bassia saxicola, un arbusto appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, che è quasi estinto in altre parti del mondo.

Tra le specie più esotiche, possiamo trovare gli agavi provenienti dal Messico, piante succulente ed esemplari di Feijoa sellowiana che aggiungono un tocco di originalità al panorama.

Giardino roccioso

Nelle aree del parco dove le rocce calcaree dominano il paesaggio di Capri si sviluppano numerose specie che si adattano a terreni poveri di nutrimento e con scarsa disponibilità di acqua. Tra le varie piante presenti, si possono osservare la Campanula gracilis con i suoi delicati fiori bianchi e il Lithospermum, dalle fioriture di un intenso viola-azzurro che richiama il colore del mare. Queste piante emergono in piccoli gruppi, dando vita a suggestivi contrasti nella trama rocciosa del giardino.

I pergolati della Villa San Michele

I pergolati rappresentano un elemento distintivo sia di questo parco che di numerosi giardini presenti a Capri. A Villa San Michele, i pergolati in ferro, sostenuti da colonne bianche e ricoperti da una fitta vegetazione, tra cui glicine, roselline bianche, caprifoglio ed eleagnus, offrono ai visitatori percorsi ombreggiati per camminare e riposarsi, regalando viste panoramiche sul porto di Marina Grande e, nelle giornate serene, anche su Napoli, il Vesuvio e l’isola di Ischia.

Axel Munthe, nel suo romanzo autobiografico, fa riferimento alle fasi di costruzione dei pergolati, alle quali assisteva quotidianamente: “le cento bianche colonne della pergola svettavano contro il cielo”, ricordando così l’imponente bellezza di questa struttura nel contesto del parco.

Frutteto

Quando Axel Munthe fece sua la tenuta, un vigneto era già presente insieme a una limonaia e altri alberi da frutto, situati nella parte più alta e soleggiata del terreno. La sua visione iniziale era quella di creare un parco in grado di fornire le materie prime necessarie per la produzione autonoma di vino, frutta e altri generi alimentari.

Irrigazione consapevole dell’acqua

Dato il limitato approvvigionamento idrico sull’isola di Capri, priva di sorgenti naturali e dipendente da un acquedotto sottomarino per l’approvvigionamento idrico umano, nel parco è stato installato un sistema di irrigazione automatico che utilizza l’acqua raccolta da una cisterna per la pioggia. Questa soluzione sostenibile è comune nelle antiche case capresi, che ancora oggi dispongono di cisterne per raccogliere l’acqua non potabile, destinata anche all’irrigazione delle colture e dei giardini.

Solo alcune aree del parco richiedono ancora l’irrigazione manuale.

Un’imponente scalinata di 770 gradini

Il parco di San Michele è strettamente legato al contesto storico, paesaggistico e naturalistico che lo circonda. Prima della costruzione della strada provinciale che collega Anacapri a Capri e al Porto di Marina Grande, l’unica via terrestre per raggiungere i due comuni dell’isola era la Scala Fenicia, restaurata dai Romani. Questa scala, percorribile a piedi o a dorso d’asino, inizia proprio dalla porta medievale situata nel suggestivo belvedere sotto Villa San Michele. Attraverso rampe che si snodano tra il bosco e si affacciano sul mare (con oltre 300 metri di dislivello), la scala conduce fino al porto, offrendo panorami mozzafiato lungo il percorso. Sono ben 770 scalini di pietra che, come racconta Axel Munthe, venivano affrontati da Maria Portalettere con i suoi cesti di pesce fresco appoggiati sulla testa, quando doveva consegnare le lettere arrivate via mare con il postale.

300 Gradini sull'isola di Capri
Gradinata sull’isola (credits viaggiamo.com)

L’oasi del Monte Barbarossa: un rifugio naturale

Alle spalle di Villa San Michele, un sentiero accessibile ai visitatori conduce a questa meravigliosa riserva naturale, che, come la Villa e il Parco, è di proprietà della Fondazione Axel Munthe. Dal 2015, l’Oasi, che si estende per circa 6 ettari, è stata affidata alla gestione di Legambiente (oasi@legambientecapri.it). Questo luogo non solo ospita numerose specie botaniche della flora caprese, ma è anche un punto di sosta per gli uccelli migratori, in particolare il falco pellegrino. Sulla cima del promontorio si erge il castello medievale del Barbarossa, oggi un centro scientifico dedicato allo studio delle rotte migratorie degli uccelli. Il nome del luogo deriva dall’ammiraglio ottomano che assediò Capri nel 1500. Fu lo stesso Axel Munthe a acquistare il Monte Barbarossa da un abitante di Anacapri con l’intento di proteggere gli uccelli dalle reti dei cacciatori, che ne facevano strage, e di trasformare l’area in un “santuario degli uccelli” dove potessero trovare riposo e tranquillità durante le loro migrazioni.

Vista sulla costa dalla cima Barbarossa
vista dalla Cima Barbarossa (credit· viaggi.nanopress.com)

La figura di Axel Munthe: un uomo straordinario

Axel Martin Fredrik Munthe, nato nel 1857 a Oskarshamn, in Svezia, era il figlio di un farmacista. Dopo aver studiato medicina in Svezia e successivamente a Parigi, si specializzò in neurologia sotto la guida di Charcot. Esercitò la sua professione a Parigi, Londra, Roma e Napoli, diventando amico dei reali svedesi e il medico personale della regina. Fu durante la sua gioventù che visitò Capri per la prima volta e in seguito decise di stabilirsi ad Anacapri per lunghi periodi.

Munthe era un appassionato di botanica e un amante degli animali. Oltre ad essere un medico di successo, era anche uno scrittore e saggista di talento. Nel 1929 pubblicò il suo celebre libro “La storia di san Michele”, che venne tradotto in oltre 50 lingue e ottenne una straordinaria popolarità. La sua morte avvenne nel 1949 a Stoccolma, all’età di 91 anni. Nel suo testamento, lasciò la proprietà di San Michele allo Stato svedese, che dal 1950 la gestisce attraverso la Fondazione Axel Munthe (www.villasanmichele.eu), mantenendo viva la volontà di Munthe di aprire la villa ai visitatori provenienti da tutto il mondo.

esterno della Villa San Michele
Villa San Michele (credits fai.it)

Un omaggio al medico svedese: eventi e iniziative speciali

In occasione del 70° anniversario dalla scomparsa di Axel Munthe, quest’anno sono in programma una serie di eventi emozionanti per celebrare il grande medico svedese e ricordare il ruolo di rilievo che ha svolto nella storia di Capri nel secolo scorso. Queste iniziative rappresentano un modo significativo per onorare la sua eredità e il suo impegno nei confronti dell’isola.

Tra le molteplici iniziative una tradizione molto amata è il ritorno dei “Concerti al tramonto” nel mese di luglio. Ogni venerdì sera alle 20, la suggestiva terrazza del parco si anima di melodie e note incantevoli, regalando agli ospiti momenti di magia e emozione. Questi concerti rappresentano un modo perfetto per immergersi nella bellezza del luogo e per rendere omaggio a Axel Munthe attraverso la musica, una delle sue grandi passioni.

L’organizzazione di queste iniziative speciali testimonia la continua importanza di Munthe nell’isola di Capri e l’impatto duraturo che ha avuto sulla comunità locale e oltre. È un modo per celebrare il suo spirito eccezionale e per preservare la sua memoria in un contesto che gli era tanto caro.

Come arrivare

Dal porto di Marina Grande o da Capri, l’autobus porta con un tragitto di pochi minuti ad Anacapri: dalla fermata del Centro Storico, Villa San Michele (in viale Axel Munthe 34) è raggiungibile a piedi percorrendo una strada pedonale molto caratteristica e piacevole.

Fonti:

www.viaggi.nanopress.it

https://fondoambiente.it

www.villasanmichele.eu

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